lunedì 20 giugno 2016

Alpha Particle collection

E mentre il corriere sta correndo altrove tranne che nei dintorni del mio laboratorio (è lunedì, sono sufficientemente armata di pazienza, ovvia!) e sono bloccata a casa perchè altrimenti non sento il campanello, mi prendo "due minuti" per annunciare che ho deciso di sviluppare la "Alpha Particle collection". Che cos'è? Domanda lecita a cui rispondo subito. 
L'absinthe - E.Degas

Avete presente quel momento in cui guardate il materiale con cui vi esprimete e c'è il vuoto completo? A me capita spesso, specie quando sono in fase di elaborazione di uno scritto: la pagina vuota e io davanti al pc che imploro il bianco del foglio di suggerirmi qualcosa. E quello tace, malefico fino all'osso. Poi quando sto per gettare la spugna, puff! L'azzardo di muovere le mani per fare qualcosa che non ho nemmeno ben chiaro in testa ma che si organizza a poco a poco mentre procedo, una creazione tanto caruccia a guardarla ma che puzza un po' di inconclusione, perchè sono partita senza una direzione e probabilmente finirò nello stesso modo. Invece vado avanti, mi esalto (o esco da me stessa, come se mi fossi fatta un goccetto di assenzio davanti a Degas) e si crea l'opera, praticamente da sola. Di solito la prima frase che mi balena in testa è Che cavolo è? e la seconda, dopo aver individuato almeno una mezza dozzina di significati manco fosse una delle macchie di Rorschach, Sul serio l'ho fatto io?, sempre per il suddetto azzardo sconsiderato alle origini della creazione. Un giorno avevo una lastra di argilla vuota, l'ultima di tante di una giornata densissima, in cui pensavo di aver dato tutto e il suo contrario fino a quel momento. Era tardi, la testa era annebbiatissima e stanca, bramavo un po' di riposo ma la lastra, bella liscia, fatta a perfezione, mi guardava come l'ultimo dei figli che desidera un po' di considerazione al pari degli altri. Mi son detta Massì, come viene, viene. Tanto poi vado a dormire di faccia sulle piastrelle della doccia e ho cominciato a lavorare l'argilla per piccoli frammenti, delle particelle per l'appunto, letteralmente a briglia sciolta che la ragione s'era già messa a riposo. Questa è quella lastra, senza lucidità né schemi, che ha dato inizio a tutto...


Quadro in ceramica fatto a mano
Così è nata la Alpha Particle, una collezione "libera", "schiettamente essenziale", che sta trovando spazio un po' alla volta in realizzazioni che non avrei mai immaginato. Lo prendo come un primo passo serio di cedere un po' alla volta al parto senza freni dell'inventiva, rischiando la critica che ogni novità necessariamente porta e che tuttavia non mi pesa affatto. Nella società delle maschere, mai come ora coriacee e fuse alla reale indole umana, mi butto senza rete...

6 commenti:

  1. L'insieme mi piace molto, il colore è corposo, ma dalla foto così piccola non capisco l'oggetto cosa sia...una piastrella, un quadro?

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  2. è una lastra di ceramica e si può appendere come un quadro :)

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    1. Ah ecco!!! È molto bella, ma la foto non le rende giustizia!

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    2. Ti ringrazio *_* provvederò a migliorare la foto ma, da niubba quale sono, è sempre una lotta a trovare la luce giusta... e questo tempo uggioso non agevola per niente

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  3. Ecco... leggendo mi dicevo... cosa c'è in questo scritto che mi porta a pensare che questa persona usa la filosofia come mangiar pane... infatti!! Tu lavori la materia allora, la ceramica, affascinante! :) grazie per la visita.

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    1. Ho sempre avuto un debole per la filosofia ma a scuola non l'ho mai capita XD
      Grazie a te di esser passata :)

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